L’ultima corsa dei mercati finanziari
Back to all insights Dire che i mercati crolleranno è un’affermazione che può essere considerata valida in questo momento. L’azionario,
Back to all insights Dire che i mercati crolleranno è un’affermazione che può essere considerata valida in questo momento. L’azionario,
Dire che i mercati crolleranno è un’affermazione che può essere considerata valida in questo momento.
L’azionario, se pur indebolito da notizie e trimestrali non eccessivamente grandiosi, è sulla via di una staticità che contraddistingue di solito una fase di indecisione e di moderazione all’investimento.
Il sentiment generalizzato sembra dar ragione all’ambiente FED (Federal Reserve) che mira a raggiungere il famigerato “atterraggio morbido” sebbene gli indicatori e le condizioni economiche tendono verso una recessione inevitabile, se non si prendono decisioni appropriate.
Per ora dobbiamo basarci su ciò che i grafici ci mostrano e su ciò che riusciamo ad anticipare guardandoli con l’occhio dell’esperienza, confrontando i dati e cercando di essere il più attenti possibile al rischio operativo.
Insomma situazione non semplice.
I mercati tendono ad avere una curva sempre più ampia tendente verso i minimi storici, che potrebbero arrivare presto, coadiuvando quello che stiamo osservando in medio oriente, in Europa e le decisioni delle banche centrali e la moderazione degli investitori.
Euforia di fine mese sui mercati post-Trump, con l’Intelligenza Artificiale e la Robotica al centro della scena. L’articolo analizza le ragioni del rally, le prospettive dell’era post-Trump e i migliori ETF (IBOT, ARKQ, BOTT, BOTZ) per investire nel nuovo trend tecnologico che sta rivoluzionando la finanza globale.
Gennaio 2025 segna un nuovo capitolo per Bitcoin: l’inflazione moderata e l’incertezza dei mercati tradizionali non frenano la criptovaluta regina. Nell’ultima settimana, Bitcoin mostra volatilità ridotta e maggior interesse istituzionale, rafforzando l’idea di un possibile trend rialzista, sempre più supportato da adozioni e normative favorevoli.
Il cambio Euro/Dollaro (EUR/USD) si trova in una fase cruciale, oscillando intorno a 1,08$ e mostrando segnali di un possibile rialzo a breve termine, sostenuto da fattori ciclici e volumetrici. I livelli di ritracciamento di Fibonacci al 61% (1,070056$) e 71% sono i principali obiettivi tecnici. Tuttavia, il nodo volumetrico a 1,08280$ potrebbe respingere il prezzo, avviando un nuovo movimento ribassista. Il ciclo a 70 giorni prevede un massimo pre-natalizio seguito da una correzione a inizio anno. L’indicatore RSI conferma un potenziale rialzo temporaneo verso l’ipercomprato. Attenzione agli scenari ribassisti di lungo periodo.