I dati sull’occupazione USA e i conti delle Big Tech spingono al rialzo gli indici azionari globali, mentre il Bitcoin soffre la concorrenza degli ETF. Sullo sfondo, le crisi di Evergrande e della Silicon Valley Bank.
Ieri, 2 febbraio 2024, i mercati finanziari hanno mostrato segni di ottimismo, grazie ai dati sull’occupazione degli Stati Uniti e ai conti delle Big Tech. L’indice S&P 500 ha raggiunto nuovi record, mentre il FTSE MIB ha beneficiato di Telecom Italia e Stellantis. Anche l’ETF sui mercati azionari globali ha registrato una forte crescita, sostenuta dalla ripresa economica globale. Il Bitcoin, invece, ha subito una battuta d’arresto, dopo l’approvazione degli ETF sul mercato americano. Sullo sfondo, la crisi di Evergrande e la perdita della Silicon Valley Bank hanno creato tensione e incertezza.
L’indice S&P 500, che rappresenta le 500 maggiori società quotate negli Stati Uniti, ha chiuso in rialzo del 1,6%, a 4.567 punti, registrando il suo massimo storico. Il balzo è stato favorito dai dati sull’occupazione americana, che hanno mostrato un calo del tasso di disoccupazione al 4,2%, il più basso dal febbraio 2020, prima della pandemia. Inoltre, i conti delle Big Tech, come Apple, Amazon, Microsoft e Facebook, hanno superato le aspettative degli analisti, mostrando una forte crescita dei ricavi e degli utili.
Il FTSE MIB, il principale indice della Borsa italiana, è aumentato dello 0,9%, a 26.345 punti, sostenuto dai titoli del settore delle telecomunicazioni e dell’auto. Telecom Italia ha guadagnato il 3,5%, dopo aver annunciato un accordo con Vodafone per la vendita della sua rete fissa. Stellantis, il gruppo nato dalla fusione tra Fiat Chrysler e Peugeot, ha guadagnato il 2,7%, dopo aver comunicato una crescita delle vendite del 14% nel 2023, grazie alla domanda di veicoli elettrici e ibridi.
L’ETF sui mercati azionari globali, che replica l’andamento di un paniere di indici di 23 paesi sviluppati e 27 emergenti, è salito del 14%, a 191 dollari, beneficiando della ripresa economica globale. Il Fondo Monetario Internazionale ha previsto una crescita del PIL mondiale del 5,9% nel 2024, dopo il 6,1% del 2023, sostenuta dalla vaccinazione di massa e dai piani di stimolo fiscale e monetario. Tra i paesi emergenti, si sono distinti la Cina, con una crescita del 7,8%, e l’India, con una crescita del 9,5%.
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Il Bitcoin, la più famosa e diffusa criptovaluta, è sceso del 14%, a 42.567 dollari, dopo l’approvazione degli ETF sul mercato americano. Gli ETF sono fondi che replicano l’andamento di un indice o di un’attività sottostante, come il Bitcoin, e che possono essere negoziati in Borsa. L’approvazione degli ETF sul Bitcoin è stata vista come una forma di legittimazione della criptovaluta, ma anche come una fonte di maggiore volatilità e concorrenza. Infatti, molti investitori hanno preferito vendere i loro Bitcoin per acquistare gli ETF, che offrono una maggiore liquidità e sicurezza.
L’Evergrande, il colosso immobiliare cinese, ha avviato la liquidazione, aggravando la crisi del settore. La società, che ha un debito di oltre 300 miliardi di dollari, non è riuscita a trovare un accordo con i suoi creditori, né a ottenere il sostegno del governo cinese. La liquidazione di Evergrande potrebbe avere ripercussioni negative sull’economia cinese e globale, in quanto potrebbe innescare una catena di insolvenze e una contrazione del credito. Inoltre, potrebbe mettere a rischio i risparmi di milioni di cinesi che hanno acquistato case da Evergrande.
La Silicon Valley Bank, una delle principali banche di investimento degli Stati Uniti, ha annunciato una perdita di 12 miliardi di dollari e il licenziamento di 12mila dipendenti, a causa di una serie di operazioni speculative andate male. La banca, che si occupa principalmente di finanziare le startup tecnologiche della Silicon Valley, ha ammesso di aver perso ingenti somme in operazioni ad alto rischio, come il trading di opzioni, il prestito di criptovalute e il finanziamento di società fantasma. La perdita della Silicon Valley Bank ha scosso la fiducia degli investitori e dei clienti, che temono per la solidità del sistema finanziario americano.
In conclusione, ieri è stata una giornata positiva per la maggior parte dei mercati finanziari, grazie ai dati sull’occupazione degli Stati Uniti e ai conti delle Big Tech. Tuttavia, alcuni fattori di rischio, come la crisi di Evergrande e la perdita della Silicon Valley Bank, hanno creato tensione e incertezza, richiedendo prudenza e vigilanza da parte degli operatori e degli investitori.
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